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RENI, 7 CONSIGLI PER OSTACOLARE LA FORMAZIONE DEI CALCOLI

Una pianta asiatica contro i calcoli renali? L’estratto di Garcinia Cambogia sarebbe in grado di dissolvere i cristalli di ossalato di calcio, il componente più comune dei calcoli renali.

Le sue proprietà sono state testate da un team della University of Houston (Usa). I risultati sono stati pubblicati su Nature. L’estratto finito sotto la lente d’ingrandimento degli scienziati è l’acido idrossicitrico che agirebbe come inibitore della crescita di questi cristalli di ossalato di calcio. L’auspicio del team è quello di mettere a punto un nuovo trattamento preventivo per la formazione di calcoli renali in alternativa al potassio citrato a cui oggi si ricorre. Allo studio hanno partecipato anche sette volontari che hanno assunto il supplemento di acido idrossicitrico per tre giorni permettendo ai ricercatori di valutare se l’acido veniva espulso con le urine. L’espulsione tramite le urine è un requisito necessario affinché il supplemento possa essere utilizzato come trattamento preventivo per i calcoli renali. «Si tratta di uno studio molto preliminare che ha valutato l’efficacia di un estratto in cui è presente il citrato, un protettore della salute dei reni perché, unendosi al calcio, non lo fa legare all’ossalato inibendo la formazione dei calcoli», spiega il dottor Alberto Saita, urologo dell’ospedale Humanitas.

I consigli da seguire contro il rischio di calcoli?

Dieta mediterranea: «La nostra dieta è un regime alimentare indicato per contenere il rischio di sindrome metabolica, caratterizzata da ipertensione, sovrappeso/obesità e tendenza al diabete, tutte condizioni che possono favorire la formazione dei calcoli. Bisogna dunque ridurre il consumo di zuccheri e carboidrati molto raffinati e preferire, ad esempio, il consumo di prodotti integrali e a base di farine più grezze»;

Molti agrumi: «Gli agrumi contengono il citrato che, come accennato, unendosi al calcio inibisce la formazione dei calcoli»;

Poca carne rossa e poco sale: «Un consumo eccessivo di carne rossa si ripercuote negativamente sulla salute dei reni per l’alto contenuto di acido urico. Allo stesso modo una dieta ricca di sale promuove la calcolosi»;

Idratazione: «Mai dimenticarsi di bere tanta acqua. Con un adeguato apporto di liquidi le urine saranno meno concentrate e dunque meno acide e il volume urinario sarà maggiore ostacolando così la precipitazione dei sali e dunque la creazione di calcoli»;

Dieta ricca di potassio (patate, carote, banane, zucchine, melanzane, legumi, verdure a foglia verde): «Oltre all’idratazione è importante anche introdurre un giusto apporto di potassio, un minerale che contrasta l’iperacidità urinaria»;

Un po’ di calcio al giorno: «Latte, yogurt e formaggio non dovrebbero mai mancare dalle nostre tavole. Il calcio protegge dai calcoli: riducendo l’apporto di calcio resta disponibile l’acido ossalico che può legarsi al calcio urinario e promuovere la formazione di aggregati e dunque di calcoli»;

Attività fisica: «La sedentarietà è deleteria perché può aumentare il rischio di sindrome metabolica. Inoltre, se ci si muove, si suda e si sente di più il bisogno di bere».
(Salute, Humanitas)

BERE molta ACQUA e ridurre il Sale per prevenire i Calcoli

L’idratazione è fondamentale per diluire le urine e limitare la formazione dei cristalli

La dieta può aiutare a prevenire le recidive in chi soffre di calcolosi renale?
La risposta giunge da una recente pubblicazione del Nice (National Institute for Health and Clinical Excellence), organizzazione inglese che promuove le linee guida per una buona pratica clinica in medicina. I punti forti della dieta suggerita sono: ottima idratazione, moderazione nell’apporto di sale consumo di adeguate quantità di calcio. A questo si aggiunge la raccomandazione di mantenere uno stile di vita salutare anche per prevenire l’eccesso di peso.

Aggiungere il limone
Ma come si è arrivati a queste indicazioni? «Prima di rispondere — chiarisce Domenico Prezioso, professore di Urologia all’Università Federico II di Napoli — va ricordato che, come abbiamo riportato in un lavoro condotto con alcuni dei principali esperti italiani, pubblicato su Archivio Italiano di Urologia ed Andrologia, oggi possiamo, con semplici esami di laboratorio, identificare le alterazioni dei componenti delle urine che portano alla formazione dei calcoli e indirizzare i pazienti a un regime alimentare che le contrasti in modo specifico. In ogni caso, il cardine della dieta è l’ idratazione il cui livello si può valutare controllando il colore delle urine che deve essere giallo paglierino tenue. L’idratazione è fondamentale per diluire le urine e ostacolare l’aggregazione di quei componenti che possono portare alla formazione di cristalli e quindi di microcalcoli e poi di calcoli. Utile aggiungere all’acqua del succo di limone perché i citrati inibiscono la precipitazione di cristalli nelle urine».


Occhio al sale
Perché è importante ridurre il sale? «Una moderata restrizione salina aiuta a ridurre l’escrezione di calcio nell’urina e di conseguenza la formazione di calcoli contenenti calcio, la maggioranza»


Non si dovrebbe ridurre anche il calcio?
«Contrariamente a quanto si pensava può rivelarsi controproducente. La ragione sta negli ossalati, composti che, una volta escreti con le urine, si possono legare al calcio, formando cristalli e quindi calcoli. Ma il calcio assunto con la dieta nelle quantità suggerite dallo specialista può legarsi agli ossalati a livello intestinale riducendone l’assorbimento e quindi la quantità nelle urine. Fra gli alimenti più ricchi di ossalati ci sono spinaci, bietole, frutta secca oleosa, cacao, derivati della soia».


E se i calcoli sono costituiti da acido urico?
«Questa calcolosi colpisce per lo più gli anziani per motivi metabolici di iperproduzione di acido urico; in questi casi, limitare le carni, specie rosse e, se necessario, dimagrire»
(Salute, Corriere)