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«Sto smettendo, ma vorrei Fumare una Sigaretta: cosa devo fare?»

Il desiderio impellente di accendere una sigaretta passa di solito in pochi minuti. Bisogna imparare a resistere, in quegli istanti: ecco come

Può sembrare a volte che il desiderio di fumare diventi intollerabile e che sia impossibile resistere alla tentazione. Ma è importante restare calmi, sapere che può accadere ed essere preparati. Occorre tenere a mente che il desiderio passa, in genere nell’arco di pochi minuti, durante i quali è importante saperlo ingannare, anche grazie a una serie di trucchi che gli esperti di smoking cessation anglosassoni hanno ribattezzato, in virtù delle iniziali inglesi, la Strategia delle 4 D:

Rimandare (Delay): Darsi un tempo limite prima di arrendersi a fumare e dilatarlo il più possibile; se diventa difficile, passare al punto successivo

Respirare profondamente (Deep breathing): Respirare profondamente dieci volte, a occhi chiusi, cercando di rilassarsi il più possibile

Bere acqua (Drink water): è un’alternativa salutare alla sigaretta fra le labbra, inoltre aiuta a depurare l’organismo e a dare una sensazione di benessere

Fare qualcosa (Do something else): camminare, ascoltare musica, ballare, guardare un film o iniziare un’attività manuale o intellettiva che tenga impegnati e distragga dall’idea momentanea del fumo

(Salute, Fondazione Veronesi)

QUALI CONSEGUENZE SE SI FUMA MENTRE SI ASSUMONO FARMACI?

Il fumo può compromettere l’efficacia delle cure interferendo con il funzionamento o alterandone l’assorbimento


Il fumo può compromettere l’efficacia di numerose terapie farmacologiche attraverso due meccanismi principali: alterando l’assorbimento, la distribuzione, il metabolismo o l’eliminazione del medicinale (è quella che viene definita farmacocinetica) oppure interferendo direttamente con il suo meccanismo di funzionamento (farmacodinamica). A oggi non esiste una lista completa delle interazioni tra fumo e farmaci, ma è plausibile che il fumo eserciti il suo effetto su una vasta gamma di medicinali.

Ecco alcune interazioni note:
betabloccanti – sono farmaci impiegati per innumerevoli malattie cardiovascolari (dall’ipertensione allo scompenso cardiaco). Nei fumatori si sono dimostrati meno efficaci nel ridurre la pressione sanguigna e controllare il battito cardiaco.
corticosteroidi – usati in molte malattie polmonari. In chi fuma si osserva una minore risposta a quelli assunti per via inalatoria
contraccettivi ormonali – le donne che fumano e assumono la pillola vanno incontro a un maggior rischio di effetti avversi cardiovascolari (ictus, infarto, tromboembolia)
oppioidi – nei fumatori hanno un minor effetto analgesico
benzodiazepine – sono impiegati principalmente contro l’ansia.Il fumo riduce l’effetto sedativo e la sonnolenza
insulina – nei fumatori è stata osservata una riduzione dell’assorbimento e una minore risposta all’ormone a causa della capacità del fumo di indurre insulinoresistenza
eparina – è un anticoagulante.
Nei fumatori l’espulsione del farmaco è più rapida che nei non fumatori, in tal modo si ha una minore efficacia.
(Salute, Fondazione Veronesi)

SMETTERE DI FUMARE: qual è il momento più adatto?

Smettere di fumare è una delle scelte più importanti da intraprendere, ma anche una delle più difficili.

Se, da un lato, sarebbe meglio smettere il prima possibile, d’altra parte ci possono essere circostanze nelle quali potrebbe essere molto più complicato. Quando, quindi, è meglio provare a smettere? Ne parliamo con la dottoressa Licia Siracusano, coordinatrice del Centro Antifumo di Humanitas.

Lo stress può rendere più complicato smettere
In periodi di particolare stress smettere di fumare può essere davvero difficile, anche per le forze di volontà più ferree. Questo non deve essere un alibi per non provarci, perciò si potrebbe iniziare con il diminuire il numero di sigarette fumate e programmare il tentativo di cessazione definitiva in un secondo momento, quando i motivi di stress si sono attenuati, indipendentemente dal fatto che questi siano di natura personale, familiare, lavorativa o scolastica. Alcuni fumatori sono riusciti ad affrontare questo cambiamento contestualmente a un altro mutamento importante: cambiare casa, partner o lavoro può costringere a modificare significativamente le proprie abitudini. Oppure, a seconda delle proprie inclinazioni, potrebbe essere più semplice trovare la motivazione in un periodo di routine, durante il quale c’è tutto il tempo per lavorare sul proprio comportamento.

Capire da dove deriva la dipendenza
Sono parecchi i fumatori che utilizzano la sigaretta per scaricare la tensione, per rifugiarsi nella riflessione, per esorcizzare la loro compulsività o per altri scopi che hanno a che vedere con un disagio psicologico. È impensabile credere di poter smettere di fumare senza che si tratti il problema che sta alla base della dipendenza. Se una persona prova a smettere di fumare ma non ci riesce, e si accorge che dopo 4 giorni di astinenza la voglia di ricominciare è più forte del bisogno di smettere di fumare, il consiglio è quello di rivolgersi a un centro specializzato, che possa proporre un percorso su misura, con eventualmente l’ausilio di uno psicologo.

Come aiutare chi vuole smettere di fumare?
Il supporto e l’aiuto delle persone che sono vicine a un fumatore sono molto importanti nel momento in cui decida di smettere di fumare. Una volta che questi trova le motivazioni per tentare di smettere, ci sono una serie di accorgimenti che possono essere utili in molti casi. Ascoltare il fumatore: essere disponibili a parlare del problema è molto importante per chi sta per intraprendere un percorso simile. Il fumatore affronterà un cambiamento nello stile di vita e nelle abitudini che non sarà privo di stress, e avrà bisogno di comprensione e supporto. Non mettere in dubbio le sue capacità di smettere: ugualmente importante è evitare di rimproverare il fumatore in caso di ricadute, meglio incoraggiarlo e stimolarlo. Tra l’altro, chi cerca di smettere di fumare è probabilmente più irritabile e scontroso del solito, e ci vorrà un po’ di pazienza. A livello pratico, bisognerebbe cercare di rimuovere tutti quegli oggetti che potrebbero portare l’ex fumatore al pensiero del fumo: via posaceneri, accendini e se si è fumatori, farsi vedere mentre si fuma è assolutamente da evitare. Per tenere una persona lontana dalla tentazione della sigaretta, qualche piccola distrazione come una passeggiata o un’attività piacevole possono rivelarsi mezzi efficaci: fare sport, ad esempio, stimola il rilascio di endorfine e aiuta a diminuire il desiderio di fumare.
(Salute, Humanitas)

Fumare fa male sempre, ancor di più ai tempi di Covid-19

Il fumo di tabacco attivo e passivo nuoce gravemente alla salute e favorisce le infezioni respiratorie. Recenti studi condotti in Cina hanno evidenziato, infatti, un aumento di almeno tre volte del rischio di sviluppare polmonite severa da Covid-19 in pazienti con storia di uso di tabacco rispetto a non fumatori.

Inoltre, un terzo in più dei fumatori positivi al Covid-19 presentava all’atto del ricovero una situazione clinica più grave dei non fumatori, con rischio più che doppio di aver bisogno di terapia intensiva e ventilazione meccanica.

Tra i fumatori sono diverse le malattie a trasmissione aerea più frequenti e spesso di maggiore gravità: non solo Tubercolosi e Influenza, ma anche SARS (Sindrome Acuta Respiratoria Severa), MERS (Sindrome Respiratoria Mediorientale) e infezioni da Coronavirus.

Il fumo facilita le infezioni respiratorie veicolando più volte al giorno nell’apparato respiratorio 7000 e più sostanze tossiche e favorendo la paralisi delle ciglia vibratili, uno dei principali meccanismi di difesa della mucosa bronchiale. Il conseguente ristagno di muco e la riduzione delle difese immunitarie causata dal fumo, facilitano infezioni da parte di virus e batteri.

Smettere di consumare qualsiasi prodotto del tabacco, o almeno ridurre il numero di sigarette fumate, è quindi sempre importante, ma oggi lo è ancora di più. Smettendo di fumare  si  guadagna salute subito e si ottengono molti benefici a lungo termine perché già dopo pochi giorni migliorano gli scambi gassosi a livello polmonare, migliorano la tosse e altri sintomi respiratori.

E’ fondamentale, inoltre, evitare assolutamente di esporre al fumo passivo familiari e/o persone che sono in casa con noi, soprattutto i più vulnerabili, come bambini e anziani, specie se affetti da patologie croniche. Si deve, inoltre, ridurre l’inquinamento dell’aria che respiriamo in casa, cercando di astenersi dal fumo in tutti gli ambienti domestici.

Va evitato anche l’uso di sigarette elettroniche e di altri prodotti a tabacco riscaldato, comunque dannosi per la salute.

L’istituto superiore di sanità in un Poster ha evidenziato, anche, che i fumatori potrebbero avere una maggiore vulnerabilità a contrarre l’infezione da nuovo coronavirus rispetto ai non fumatori. Questo deriverebbe dall’atto stesso del fumo: le dita, ed eventualmente le sigarette contaminate, arrivano a contatto con le labbra, e questo aumenta la possibilità di trasmissione del virus dalla mano alla bocca.

Anche in questi giorni per avere informazioni e sostegno nel cercare di smettere di fumare è possibile rivolgersi al Numero Verde contro il fumo 800 554088 dell’Istituto Superiore di Sanità, attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 16. Si può contattare, naturalmente, anche il proprio Medico di medicina Generale. Non appena l’attuale situazione epidemica lo consentirà sarà possibile, inoltre, recarsi al più vicino dei Centri Antitabacco, presenti su tutto il territorio nazionale, dove operano specialisti in grado di aiutare i fumatori nel percorso della cessazione dal consumo dei prodotti del tabacco anche attraverso interventi personalizzati o di gruppo.

I 10 consigli degli esperti per smettere di fumare

  1. Ricorda che smettere di fumare è possibile
  2. Il desiderio impellente della sigaretta dura solo pochi minuti
  3. I sintomi dell’astinenza si attenuano già nella prima settimana
  4. Già dopo 20 minuti dalla cessazione del fumo si hanno i primi effetti benefici
  5. Non tutti ingrassano quando si smette di fumare e comunque l’incremento di peso è moderato (2-3 Kg)
  6. Quando si smette di fumare è bene bere abbondantemente, aumentare il consumo di frutta e verdura e muoversi di più
  7. Se non si riesce a smettere da soli è bene farsi aiutare, consultando il medico di Medicina Generale, chiamando il Numero Verde contro il fumo 800554088 dell’Istituto Superiore di Sanità o rivolgendosi al più vicino Centro Antitabacco
  8. Alcuni farmaci e un supporto psicologico sono validi aiuti per mantenere le proprie decisioni
  9. Le ricadute non devono scoraggiare; ogni tentativo di smettere fa acquistare consapevolezza e può costituire uno stimolo per riprovare ancora
  10. Non fumare influenza positivamente la salute, è un risparmio economico e salvaguarda la salute di chi ci sta intorno, soprattutto quella dei bambini e degli anziani

(salute.gov)