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Archivio dei tag raffreddore

PERCHÉ CON IL RAFFREDDORE
IL NASO PRODUCE TANTO
MUCO?

Attaccato da virus del raffreddore, il nostro organismo reagisce mettendo in campo strategie difensive per intrappolare gli agenti patogeni ed eliminarli.

L’aumentata produzione di muco nasale, per es., serve a intrappolare, trasportare all’esterno ed eliminare i virus responsabili della rinosinusite virale, ovvero il raffreddore comune, per premettere l’auto-detersione e igienizzazione delle alte e basse vie aeree che, solitamente, avviene in 5-7 giorni, risolvendo così il problema.
Anche la febbre è una delle strategie dell’organismo per annientare gli oltre 200 virus del raffreddore che, con l’aumento della temperatura corporea, muoiono. Tuttavia, queste strategie non sono sempre efficaci: può capitare che il nostro apparato di difesa non sia stato in grado di sconfiggere subito l’infezione perché è efficace, oppure perché non è stato aiutato in modo efficace. In questo caso, se nel raffreddore comune il muco è limpido e poco denso, quando le secrezioni diventano più viscose o verde-giallastre, la sensazione di naso chiuso peggiora, e può comparire dolore o senso di peso a carico delle ossa della faccia, il raffreddore comune diventa rinosinusite batterica. In questo caso è bene consultare lo specialista otorinolaringoiatra, per evitare le complicanze polmonari nei soggetti più a rischio come bambini e anziani, asmatici, iniziare una terapia adeguata con antibiotici e cortisone, favorendo la pulizia nasale con soluzione fisiologica.
(Salute, Humanitas)

La Vitamina C cura il RAFFREDDORE: Vero o Falso?

Da sempre si ritiene che assumere vitamina C sia utile per guarire dal raffreddore.

Ed ecco che assumiamo integratori, mangiamo agrumi e facciamo spremute d’arancia in continuazione. È uno dei “rimedi della nonna” più diffusi in assoluto. Ma è veramente così? La vitamina C ha un ruolo nella cura del raffreddore?
FALSO La vitamina C, o acido ascorbico, è una vitamina idrosolubile e non può essere accumulata nell’organismo, ma deve essere assunta con continuità attraverso l’alimentazione. È una vitamina fondamentale perché rafforza il sistema immunitario, ostacola la sintesi delle sostanze cancerogene (in particolare nello stomaco) e quindi contribuisce alla prevenzione dell’insorgenza dei tumori. Ha anche un’importante azione antiossidante e di contrasto dei radicali liberi. Non discutiamo affatto la sua importanza: tuttavia, la notizia assai diffusa che la vitamina C “curi” il raffreddore è priva di fondamento. La vitamina C non ha alcuna proprietà terapeutica nella cura dei sintomi influenzali e non può essere di alcun aiuto nella prevenzione o nel trattamento di un raffreddore; possiede al massimo un ruolo coadiuvante nell’abbreviare l’episodio influenzale (proprio per la sua azione antiossidante e immunostimolante), ma bisogna stare attenti a non abusarne. L’eccessiva assunzione di vitamina C infatti, può portare, nei casi più gravi, all’ipervitaminosi C, caratterizzata da disturbi ai reni (calcoli, accumulo di ferro), allo stomaco (gastriti) e all’apparato digerente in generale (diarrea, nausea, vomito, crampi). In caso di raffreddore, che spesso viene autodiagnosticato, è sempre meglio chiedere consiglio al proprio medico di fiducia.
(Salute, Humanitas)